Una banca dati ad accesso telematico per la nostra “Voce”
” “La Voce di Sambuca” è nata nel 1958, cinquantasei anni fa. È un lascito del quale dobbiamo essere grati ad Alfonso di Giovanna. Più di mezzo secolo di vita dimostra che il giornale ha un vero radicamento nel tessuto sociale della Comunità, altrimenti non avrebbe resistito.Direttori editoriali e responsabili amministrativi si sono succeduti nel tempo, ma sempre si è trovato qualcuno che prendesse il posto degli scomparsi o dei dimissionari: un altro segno di radicamento e di vitalità.
Forse coloro che vivono in paese non se ne rendono del tutto conto, ma l’arrivo della “Voce” è un momento di gioia per gli emigrati. Io stesso sono stato testimone della trepidazione con la quale nostri concittadini sparsi nel mondo l’attendono. In cinquantasei anni è venuto a costituirsi un giacimento prezioso di notizie, non solo locali: nascite, decessi, eventi di vario genere, articoli di storia e più genericamente di cultura, ecc.,ecc. Accedere alle copie arretrate è oggi difficoltoso. Spesso ci si ricorda di un “pezzo” che si vorrebbe rileggere, ma la ricerca è difficoltosa se in pari tempo non ci si ricorda in quale numero esso è stato pubblicato. E comunque non è agevole trovare tutte le copie arretrate. Da qui è nata l’idea di scannerizzare l’intera collezione, per costituire una banca dati alla quale accedere facilmente, per via telematica, mediante l’utilizzo di parole-chiave.”Rosario Amodeo
Rendiconto periodico sulla raccolta fondi per la realizzazione della banca dati telematica per la “Voce”
Faccio seguito al mio appello, apparso su “La Voce” di Novembre-Dicembre 2014, per una raccolta fondi finalizzata alla realizzazione della banca dati telematica, e al primo rendiconto fornito ai lettori nel numero di Marzo-Aprile 2015. Questo secondo rendiconto conferma che non c’è stata una corsa alla sottoscrizione; ma conferma comunque che l’appello non è caduto del tutto nel vuoto, poiché ci sono stati due nuovi versamenti: uno di € 150,00 di Nino Palermo, farmacista a Roma; e l’altro di € 50,00 del sig. Giuseppe Sciamè, che non sono ancora riuscito ad individuare. Perciò lo invito a telefonarmi (cellulare 347 5500865) per farsi conoscere, cosa che mi farebbe vero piacere.
Alla luce di questi nuovi versamenti, riporto di seguito l’elenco dei versamenti in ordine cronologico:
- Enzo Sciamè da Nembro (BG) € 30,00 (05/2/15)
- Mommo Ferraro da Sambuca € 20,00 (17/2/15)
- Gaspare di Prima da Sambuca € 100,00 (23/2/15)
- Giovanni D’Anna da Milano € 5,00 (31/3/15)
- Giuseppe Sciamè € 50,00 (18/6/15)
- Nino Palermo da Roma € 150,00 (23/6/15)
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Ammontare raccolto al 31/8/2015 € 355,00
Anche questa volta colgo l’occasione per un breve commento.
Se consideriamo il versamento dei contributi come una dimostrazione di attaccamento al giornale, dobbiamo inferire che “La Voce” è più importante per gli emigrati che per i lettori locali. Infatti su 6 contribuenti, ben 4 sono “fuorisede” o emigrati (Sciamè E., D’Anna G., Sciamè G., Palermo N.). Se poi aggiungiamo il mio contributo, non ancora esposto in elenco, gli emigrati diventano 5 (almeno alla data del 31/8/2015).
Avevo sempre avuto il sospetto che “La Voce” fosse più importante per chi vive fuori, forse perché costituisce un legame con la piccola patria d’origine, sempre nel cuore. Il campione statistico esaminato, piccolo quanto si vuole, sembra confermare quel sospetto. Perché questo legame viva, è quindi funzionale facilitare l’accesso all’informazione anche arretrata, dovunque si risieda. Basterebbe questa riflessione a nobilitare l’iniziativa, senza contare al valore decisivo della banca dati per i ricercatori, presenti e futuri, di storia locale o per i semplici curiosi di notizie ed eventi del passato.
La sottoscrizione continua, e all’uopo ripeto le coordinate per effettuare il bonifico:
Banca di Credito Cooperativo di Sambuca
Conto intestato a Rosario Amodeo
IBAN: IT13O (O come Otranto) 0879683100000000301619
Causale: Sottoscrizione per banca dati telematica della Voce di Sambuca.
Ed ora qualche notizia sull’andamento del lavoro di approntamento affidato al giovane e valente Vincenzo Puccio, al quale potete telefonare per chiedere informazioni (cell. 393 2306177).
Vincenzo, che ha già avuto un acconto di € 500,00, ha finora digitalizzato circa il 40% dei numeri apparsi dalla fondazione del giornale. L’indirizzo internet per accedere alla banca dati sin da subito è il seguente: www.lavocedisambuca.it
Sono grato a chi ha già contribuito e mi auguro che ci saranno ancora tanti sottoscrittori tra quanti hanno fatto prevalere sinora la pigrizia o il disinteresse. La valenza simbolica del contributo, anche minimo, supera di gran lunga il valore venale del medesimo. Una comunità vive ed esiste anche perché è capace di questi piccoli gesti.
Rosario Amodeo